Come leggere le previsioni meteo

“I bollettini meteo condizionano i nostri programmi per il tempo libero!” Parto da una delle frasi del mio precedente articolo per continuare sull’onda del tema: METEOFOBIA VS. TREKKING. Come promesso oggi inizieremo a parlare nel concreto di Meteo, dei suoi demoni e delle sue lusinghe. E’ buona norma quando si decide di organizzare un’escursione affidarsi alla sfera di cristallo delle previsioni meteo online. Ma quali siti sono i migliori? E come si legge un bollettino meteo della pioggia? Prima di tutto dobbiamo considerare che i modelli meteo, per dettagliati che siano, si riferiscono ad aree di una certa estensione e non potranno mai descrivere il tempo sulla specifica montagna che abbiamo deciso di scalare. Non esiste inoltre nessuna previsione meteorologica precisa al 100%. È ampiamente accettato che oltre i 7 giorni la previsione è generica e imprecisa: affidatevi sì alle previsioni a lungo termine, ma la vostra ansia è giustificabile solo a partire da 3 giorni prima dell’evento. Ciò che inizieremo a fare oggi attraverso questo articolo è un vero e proprio percorso per imparare a leggere un minimo i parametri dei modelli previsionali, allo scopo di renderci autonomi nella programmazione dei nostri week-end all’aria aperta.
Prima di partire a parlare delle previsioni locali, dobbiamo partire da più lontano, anzi, da più in alto, dai Modelli delle previsioni meteorologiche. Si tratta di modelli matematici a diversa scala, globale o locale, che sulla base di calcoli molto sofisticati, ci permettono di ricostruire lo spostamento delle masse d’aria su vasta scala, contribuendo quindi a creare previsioni per le diverse zone del mondo. Tra i più utilizzati, abbiamo i modelli a scala globale quali ECMWF (European Centre for Medium-range Weather Forecasts) e i Modelli (GFS ovvero Global Forecast System). Vediamo questi ultimi, che io preferisco. I modelli GFS basano le loro previsioni a 500 hPa (intorno ai 5.000 metri di quota) oppure al livello di 850 hPa (grosso modo intorno ai 1.500 m di quota). Ma perché quindi dobbiamo considerare prima di tutto delle mappe a quote così lontane dai nostri piedi!? Beh, perché è a 5.000 m sul livello del mare che viaggiano in genere le perturbazioni. In questa maniera possiamo avere un’idea del movimento delle masse d’aria su larga scala, e da qui partire per le interpretazioni a scala sempre più piccola (nazionale e regionale).
Una volta decisa la data della nostra gita allora, la pianificazione meteo dovrà iniziare almeno cinque giorni prima con la raccolta, day by day, delle analisi e delle previsioni a partire da queste mappe globali. Stiamo qui portando avanti quindi una previsione detta ‘A LUNGO TERMINE’.
Dove trovare queste famigerate mappe di modelli globali GFS? Io seguo quelle visionabili al link del Consorzio LaMMA (Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale per lo sviluppo sostenibile): http://www.lamma.rete.toscana.it/meteo/modelli/gfs . Non è l’unico sito consultabile in quanto a Modelli meteo, ma a mio parere il più semplice per l’utente alle prime armi. Il progetto “Laboratorio di Meteorologia Modellistica Ambientale” (LaMMA) nasce nel 1997 su iniziativa della Regione Toscana in cooperazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR, Istituto di Biometeorologia) con l’obiettivo di creare un’interfaccia fra il mondo delle istituzioni, le componenti di eccellenza scientifica e tecnologica, l’industria e le varie strutture operative. Un altro sito di facile fruizione è quello del centro meteo: http://www.centrometeo.com/modelli-numerici/modelli-globali/5805-gfs-mslp-6hprec-italia . In entrambi i casi si tratta di sistemi di interfaccia utente che vi permetteranno di visionare i modelli di previsione per l’area europea fino a 7 giorni avanti. Tra i parametri che potete visionare su mappa avrete: precipitazioni, umidità dell’aria e temperatura a diverse quote, nuvolosità e vento a 10m dal suolo. Beh, ora è tempo di mettersi in gioco.. vi lascio qualche settimana per prenderci la mano, guardate le mappe, giocate con i parametri.. ci rivediamo per vedere più nel dettaglio ogni previsione atmosferica! Nelle prossime puntate entreremo sempre più nello specifico, fino ad arrivare alle previsioni locali. Per forza di cose non potrà essere un viaggio esaustivo, ma spero di potervi solo aiutare nel destreggiarvi almeno nell’interpretazione dei parametri principali per la vostra programmazione. Al prossimo articolo!!

Autore: Antea Franceschin – Controvento Trekking

Pubblicato sulla Rubrica Scarponi Rotti – giornale Rosso Parma

Data: 14 febbraio 2018