C’è ancora la natura in pianura?

Immaginate un luogo dove vivono uccelli multicolori, animali dalle strane forme e dalle ancor più strane abitudini. Immaginate un luogo di alberi con foglie leggere che danzano al vento, in grado di creare una prospettiva surreale con la loro disposizione geometrica.. immaginate tutto questo e.. sarete nella Pianura Padana!

Erroneamente consideriamo la nostra piana un luogo troppo triste per andare a farci una camminata, un ambiente povero dal punto di vista naturalistico. Quanto ci sbagliamo! Esiste eccome la Natura in pianura! E’ certo una Natura che è stata modificata nel corso di secoli dalla presenza dell’uomo, ma è anche una Natura che ha imparato a trarre vantaggio dalla presenza antropica, creandosi nuovi spazi, nuovi habitat e un’altissima biodiversità. Sempre di più sono le realtà rurali e locali che aiutano a valorizzare il territorio pianeggiante, come l’antica forma di proprietà collettiva della Partecipanza Agraria dell’Emilia Romagna. Un patto di solidarietà tra famiglie che trae origine dal medioevo e che permette di tramandare di famiglia in famiglia il comune interesse per la preservazione del patrimonio rurale, per consegnarlo alle future generazioni. A Nonantola (MO), la Partecipanza Agraria ha donato parte del suo terreno per la creazione di un’ Oasi di Riequilibrio Ecologico ricca di specie animali e botaniche tipiche del bosco planiziale delle zone umide. Il lavoro della Guida Ambientale Escursionistica sta anche in questo: creare una rete di collaborazioni insieme alle realtà locali che nel territorio vivono e DEL territorio vivono.

Domenica 8 aprile cercheremo di comunicarvi l’importanza del conoscere le realtà della pianura: immersi nell’ Oasi Il Torrazzuolo di Nonantola, tra capanni di osservazione dell’ avifauna selvatica e boschetti di pioppi e querce, impareremo insieme a riconoscere le principali specie che popolano le aree umide.

Il pomeriggio invece conosceremo alcuni dei personaggi che hanno deciso di vivere la pianura con i suoi doni e le sue sfide: Guido, dell’ Acetaia Malagoli che la sua famiglia conduce dal 1968. Ed Enrico, custode de ‘La Selvatica’, un antico cascinale che insieme a Marco e ai suoi amici ha trasformato in un magico B&B dove si respira la condivisione di intenti e di uno stile di vita lento e rurale. Con Guido scopriremo il metodo autentico di creazione dell’oro nero di Modena, ne assaggeremo 9 varietà differenti per età di invecchiamento e per il legno usato per la sua conservazione. Con Enrico sperimenteremo il pranzo in condivisione nel suo magico B&B.

Autore: Antea Franceschin – Controvento Trekking

Pubblicato sulla Rubrica Scarponi Rotti – giornale Rosso Parma

Data: 3 aprile 2018