La meteofobia condiziona il nostro tempo libero, e questo non è necessariamente un bene

Io lo dico sempre, leva obbligatoria per tutti i genitori… in Natura! Un week end di pura sopravvivenza in stile ‘Into the Wild’! E’ una provocazione, ovviamente, che mi serve per introdurre un tema molto delicato… quello della nostra meteopatia in relazione al nostro desiderio di andare a fare una camminata.

Siamo cresciuti con l’idea per cui: “non sudare!”, “non giocare col fango che ti prendi i germi!” e molte altre frasi in parte decisamente lapalissiane… “non saltare nelle pozzanghere che ti bagni!”. Io credo invece fondamentale per tutti i bambini del mondo, soprattutto quelli dai 30 anni in su, imparare a tuffarsi in Natura soprattutto quando per tutto il resto della popolazione modiale è una brutta giornata, meteorologicamente parlando. Ormai non siamo più in grado di vivere la città in una giornata di pioggia, figuriamoci la Natura.

Sapete che vi dico, che per la Montagna invece è proprio un temporale, una giornata di nubi cariche d’acqua che ne fa una bella giornata! Ruscelli che si riempiono, piante che bevono, animali che finalmente fuggono per un momento agli schemi di Madre Natura e.. escono allo scoperto! Pensiamo alle salamandre, che si vedono in giro spesso con queste condizioni meteo. Oppure gli ungulati come Cervi e Cinghiali, che rilassati dal mescolamento degli umori in natura, si curano meno degli odori che il vento trasporta, e si palesano più facilmente all’occhio umano. E poi i sensi acuiti dall’acqua che scroscia, anche il meno mistico tra noi deve ammettere che il rumore dell’acqua che scorre è davvero tonificante. Ultimamente sento forte il senso di panico che i siti meteo trasmettono alla gente a partire dal venerdì pomeriggio. Abbiamo bisogno di ridimensionare le previsioni, evitando di considerarle vere e proprie predizioni da fattucchiera per i nostri week end, per cominciare a valutare la possibilità che sì, perché non uscire lo stesso, perché cambiare programma? Le previsioni meteo sono arrivate al punto di condizionare i nostri programmi per il tempo libero. Nessuno prende in considerazione la possibilità di provare. Provare a cambiare prospettiva, provare ad andare avanti lo stesso, magari affidandosi a qualcuno che può farvi vedere le cose con occhi nuovi. E chi più dei bimbi per questa cosa? Ecco perché penso fondamentale educare i nostri ragazzi anche alle condizioni meteo avverse, entro i limiti della sicurezza e delle considerazioni degli Assistenti Sociali. Guardarli mentre giocano, credetemi, è più educativo per noi che per loro! E se non vi fidate del parere dei bambini, osservate le Guide Ambientali Escursionistiche, coloro che vi propongono le gite e le escursioni più coinvolgenti in Natura. Compito fondamentale per una Guida è trascinare le persone fuori, all’aria aperta, in Natura e nell’Ambiente. Compito fondamentale per una Guida è appunto: Educare. Dal latino ‘Educère’: ‘portare fuori’, ‘portare alla luce’. Cosa se non prima di tutto noi stessi! E se ancora questo non vi bastasse, ricordate che la maniera più bella per vivere una giornata all’aperto è prima di tutto vivere lo scopo per cui volete uscire: la scoperta e la curiosità che vi spingono a osare, a sfidare il tempo. D’altronde, la famosa massima che per ogni backpacker è Bibbia è quella che recita: “Non esiste buono o cattivo tempo, ma solo buono o cattivo equipaggiamento”. E l’equipaggiamento in questione, non è solo quello materiale, ma tanto più quello zaino di intuizioni, e idee, che ci fa dire: “cosa voglio scoprire oggi?”. La prossima puntata sarà dedicata proprio a ciò. Come leggere un bollettino meteo, come interpretare le previsioni per permetterci di non sopravvalutare il tempo e di non sottovalutare noi stessi! Buona Strada a tutti!

Autore: Antea Franceschin – Controvento Trekking

Pubblicato sulla Rubrica Scarponi Rotti – giornale Rosso Parma

Data: 24 gennaio 2018